Quest’estate sono stata al cinema con le mie amiche a vedere il film “Barbie”, di cui tanto si sentiva parlare.
Ne parlo oggi, alla volta delle (giuste) polemiche per la mancata candidatura agli Oscar dell’attrice protagonista e della regista, a fronte della candidatura, invece, di Ken (Ryan Gosling), che ha ottenuto la nomination come attore non protagonista.
Oltre al fatto che ci siamo divertite moltissimo per una serie di gag e trovate che, esasperando gli stereotipi di genere, ne evidenziano l’assurdità, devo riconoscere che ho inaspettatamente scoperto un film tutt’altro che banale.
Barbie vive in un mondo perfetto dove non esistono morte e sofferenza, le donne hanno tutti i poteri – e le responsabilità – e gli uomini non contano nulla.
Barbie è convinta che l’esempio di questo suo mondo – e di tutte le Barbie che “puoi essere ciò che vuoi” – abbiano contribuito in maniera fondamentale all’affermazione delle donne nel mondo reale.
Ma così non è, anzi.
Nel mondo reale, a causa del patriarcato, il potere è degli uomini e Ken, che pure lo scopre, cerca di ribaltare la situazione anche a Barbieland.
Inizialmente le Barbie aderiscono docili a questo nuovo corso machista, ma la diffusione della consapevolezza del valore di ciascuna, conduce le Barbie a riprendersi il loro posto nel mondo, questa volta stimolando anche Ken a trovare il proprio, nel rispetto naturalmente delle Barbie e della parità assoluta.
Merita attenzione il fatto che, a quel punto, Ken – e con lui idealmente tutti gli uomini – non teme (più) di mostrare la propria fragilità e pertanto si avvia forse anche lui verso una rivisitazione del suo essere uomo, non più imbrigliato dalle gabbie degli stereotipi maschili, ma finalmente libero.
Durante la vicenda, una serie di episodi ci fanno sentire tutte accomunate da sensazioni ed esperienze – spiacevoli e anche MOLTO spiacevoli – che tutte le donne sperimentano in numerosissime occasioni, tanto da darle ormai quasi per scontate. Un esempio: quando Barbie chiede indicazioni a un gruppo di operai stradali, per la prima volta nella sua vita subisce le battute volgari e moleste che la fanno sentire a disagio…